"Il processo di integrazione europea. Sicurezza e difesa", Marc BALBONI

Marco Balboni è professore ordinario di Diritto internazionale presso l’Università di Bologna, Campus di Forlì, dove tiene corsi in Diritto internazionale e Diritto europeo. I suoi principali argomenti di ricerca riguardano i diritti umani, con particolare attenzione al diritto antidiscriminatorio per motivi di genere, orientamento sessuale e identità di genere, la tutela degli stranieri, il diritto dei conflitti armati e la giustizia penale internazionale. È direttore del Centro Forlì Human Rights Interdisciplinary Centre (HRIC) e del Master in Diplomazia presso l’Università di Bologna, nonché membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Diritto dell’Unione europea presso la stessa Università. È stato visiting presso diverse università e istituzioni straniere e senior legal advisor per l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali. È membro del comitato editoriale della rivista Diritto, Immigrazione, Cittadinanza. 

Marco Balboni est professeur titulaire de droit international à l’Université de Bologne, Campus de Forlì, où il enseigne le droit international et le droit européen. Ses principaux axes de recherche portent sur les droits humains, avec une attention particulière au droit antidiscriminatoire fondé sur le genre, l’orientation sexuelle et l’identité de genre, la protection des étrangers, le droit des conflits armés et la justice pénale internationale. Il est directeur du Centre Interdisciplinaire des Droits de l’Homme de Forlì (HRIC) et du Master en Diplomatie à l’Université de Bologne. Il est également membre du collège des enseignants du doctorat en droit de l’Union européenne au sein de cette même université. Il a été professeur invité dans plusieurs universités et institutions étrangères, et conseiller juridique principal auprès de l’Agence des droits fondamentaux de l’Union européenne. Il est membre du comité éditorial de la revue Droit, Immigration, Citoyenneté. 

Marco Balboni is a Full Professor of International Law at the University of Bologna, Forlì Campus, where he teaches courses in International Law and European Law. His main research topics focus on human rights, with particular attention to anti-discrimination law based on gender, sexual orientation, and gender identity, the protection of foreigners, the law of armed conflicts, and international criminal justice. He is the Director of the Forlì Human Rights Interdisciplinary Centre (HRIC) and of the Master’s Program in Diplomacy at the University of Bologna, as well as a member of the faculty board of the PhD program in European Union Law at the same university. He has been a visiting scholar at various foreign universities and institutions, and a senior legal advisor for the European Union Agency for Fundamental Rights. He is a member of the editorial board of the journal Law, Immigration, Citizenship.

In generale, l’evoluzione del processo di integrazione in ambito europeo in materia di sicurezza e difesa non ha seguito un disegno unitario, ma costituisce piuttosto il frutto delle diverse circostanze storiche e geopolitiche alle quali l’Europa si è trovata confrontata dal secondo dopoguerra ad oggi. 

In ragione delle circostanze storiche e geopolitiche che si sono delineate già da un po’ di tempo e che taluni eventi recenti hanno solo contribuito a rendere più evidenti (aggressione della Russia all’Ucraina, posizione degli Stati Uniti), l’adozione di una difesa comune sembra un passaggio ineluttabile per l’Unione. 

Più problematico è sapere come fare questo passaggio e con quali contenuti. Per questa ragione, sarebbe molto importante che le forze politiche presentino dei progetti, anche dotati di una certa concretezza, sui quali misurarsi. Possono essere la prima bozza su cui impostare la discussione. 

In quest’ottica, sarebbe molto interessante se i partiti della socialdemocrazia europea si riunissero assieme per elaborare un progetto che dica di quale difesa comune intendono dotare l’Europa per gli anni a venire. 

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